«Suicidio assistito in Toscana? È cultura dello scarto. Sì alla vita fino alla fine»

L’11 febbraio prossimo approderà nell’aula del Consiglio Regionale della Toscana la proposta di legge di iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi della sentenza n. 242/19 della Corte costituzionale” promossa dalla Fondazione Luca Coscioni. Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega e membro della Terza commissione, è uscito nei giorni scorsi con un comunicato stampa dai toni molto netti, nel quale ha messo in evidenza come quella promossa dalla Fondazione Luca Coscioni e sposata in maniera quasi unanime dal PD sia in realtà una mera battaglia ideologica libertaria, denunciando il rischio di trasformare la Toscana in una terra senza Dio. L’ho incontrato per Il Timone per porgergli alcune domande di approfondimento sull’iter della proposta di legge e capire cosa c’è veramente in gioco.

L’intervista

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